Manfredi Crisà (Chris Kiffmayer)

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  1. Chris Kiffmayer
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    Massì dai, fra una sigaretta e l’altra e The End dei Doors in questo caldo e tristo sabato scrivo anch’io la mia biografia anche se non gliene frega niente a nessuno… Non ho niente da fare (quindi verrà fuori una cosa interminabile) XD

    Parte 1

    Io, all’anagrafe Manfredi Crisà, in arte Chris Kiffmayer, nasco in una giornata buia e tempestosa (dico sul serio) il 7 Agosto del 1990. L’infanzia mi trascorse in un clima familiare magnifico, tanto più che stavo sempre incollato ai miei nonni materni Rosario e Concetta che mi facevano giocare sempre e mi viziavano, e mi divertivo tantissimo ad ascoltare le storie che mi raccontavano dei tempi della guerra. Sono cresciuto educato, vivace e ingenuo anche grazie a loro, come se avessi avuto quattro genitori. E più avanti negli anni avrei capito il vero perché. Mi feci volere bene anche dal resto della parentela materna. Dal lato paterno ancora oggi non conosco nessuno. Andai all’asilo a cinque anni, e lì penso proprio di aver scoperto una delle mie più grandi passioni, quella per il disegno, che è una delle poche cose che negli anni passati mi ha salvato dal sentirmi una nullità totale. Finito l’anno di asilo, mi iscrissero alla scuola elementare del quartiere, e iniziò un nuovo capitolo della mia vita. Cinque anni di inferno puro.
    Compagni di classe allucinanti (indimenticabile, in seconda elementare un certo F.M. mi venne a chiedere se sapevo cosa voleva dire “porno”), e idem per le maestre, delle quali una fumava in classe. Le prese in giro, i “dispetti” e le cattiverie tramutarono non poco il mio atteggiamento da bimbo di “relazionarmi con l’esterno”, e mi andai chiudendo sempre di più, anche con la mia famiglia, fin quando in classe non diventai il classico scemo di turno. Neanche i miei genitori ci poterono niente, così affrontai gli ultimi due anni armato di pazienza verso la scuola già a 8 anni e senza neanche un amico là dentro.

    Parte 2

    La morte di mio nonno Rosario nel gennaio 2000 segnò la fine del brutto capitolo per farne iniziare uno ancora peggiore. Se n’era andato il mio idolo, colui che ancora oggi è la mia fonte d’ispirazione maggiore per come affrontare la vita, per motivi che non sto a dire qui. Comunque, resomi conto che a un certo punto “certe cose vanno superate e bisogna tirare avanti” già a 10 anni, terminai le elementari anche con una bella soddisfazione: quella di impiccicare alla lavagna la faccia di F.M. (quello di “porno”) dicendogli che mi aveva rotto i co****ni davanti a tutti, senza fra l’altro che le maestre mi dicessero niente. Come minimo dopo cinque anni di soverchierie, e per giunta l’ultimo giorno di scuola!
    Comunque cominciarono le medie, che non passarono differentemente dalle elementari. I compagni erano sempre degli idioti decerebrati (uno di questi, G.D., era un primate in tutto e per tutto, sia nel cervello sia nell’aspetto fisico), ma almeno i professori erano graziosi e sempre presenti. Delle mie medie vado fiero solo di due cose, che scoprii la bella musica coi Queen (il mitico Greatest Hits II) fregandomene altamente se i compagni mi dicevano “ma che t’ascolti la musica di cinquant’anni fa, ascolta qualcosa di moderno”, e che conobbi G.S., soprannominato Hou, col quale ancora oggi ho un rapporto alla stregua della fratellanza da dieci anni. Lui fu l’unico mio conforto delle medie, dato che il periodo di chiusura totale continuava imperterrito e che nel 2003 morì anche mia nonna Concetta. Mia madre mi rivelò poco dopo che io in un certo senso con la mia presenza salvai i miei nonni dalla depressione restituendogli la gioia di vivere, perché quando io avevo due anni morì mio zio Maurizio a 30 anni, loro figlio e fratello di mia madre.

    Parte 3

    Finì comunque anche il periodo delle medie (con il solito rituale della sonora mandata a fanculo ai compagni davanti ai professori), e si aprì quello del liceo classico, gli anni d’oro. In questi anni imparai a mettere da parte la timidezza nei rapporti esterni e ad “uscire un po’ le palle”. Più che altro imparai che dovevo essere quello che volevo essere senza pormi il minimo problema. Il primo anno tutto filò liscio, conobbi il mondo del Punk (coi Green Day, ahimè) e avevo nuove amicizie, ma la sventura attendeva dietro l’angolo: nel Luglio del 2005, a causa di una sindrome di uno con un nome assurdo che manco mi ricordo, mi si ruppe (da sola) l’apofisi tibiale sinistra, il punto della gamba dove sta attaccato il tendine della rotula. Estate a farsi benedire, operazione (oggi con tanto di cicatrice da sfoggiare), gesso, sedia a rotelle per due mesi e svariati mesi senza poter camminare bene, ma stringendo i denti passò tutto quasi nel migliore dei modi, dato che mi avevano preannunciato la probabilità di rimanere con il ginocchio bloccato. L’anno seguente mi bocciarono anche per colpa delle assenze, ma pazienza. Nel 2006 conobbi anche il rapportarsi con il gentil sesso, con una relazione che dopo un mese e mezzo troncai perché avevo scoperto di aver avuto le corna per tutto il tempo… Ahi ahi… Comunque, dimenticai velocemente e servì anche questo. Appresi che non sono cose da prendere per niente alla leggera le femmine.
    A parte questa piccola disavventura (e la prosecuzione fino all’ultimo del conflitto eterno con le materie scientifiche), da lì in poi sembrò andare tutto bene: cominciò l’interesse sfegatato per la musica, per gli AC/DC, per i Ramones, per la batteria nel Dicembre del 2005 in una sala prove, il primo gruppo, il primo live, la vita bella sul serio era cominciata. Mollato il gruppo Punk (fui buttato fuori dal chitarrista perché diceva che ero troppo scarso, e si beccò anche lui uno dei miei sonori “ma vaffanculo”) decisi con Hou, mio compare, di metterne su uno tutto nostro, dato che avevo avuto l’onore di fargli conoscere il mondo del Rock e del basso elettrico. Quindi il 16 Settembre 2006 comprammo i tanto sognati strumenti e cominciò la vita degli “Skies On Fire” (che prima erano i “Losers”) che oggi sono un punto interrogativo a quanto pare. Nel Dicembre del 2007 mi sono messo con la mia attuale ragazza e fin’ora va tutto bene, chissà magari in futuro…
    Il 6 Luglio di quest’anno ho terminato gli studi classici diplomandomi con 68. Gli esami li ho passati con una tensione minima, giusto quella solita, e studiando anche solo l’indispensabile, tanto si raccoglie quello che si semina. Ora mi si aprono (si spera) le porte dell’Accademia di belle arti.
    Buoni propositi per il futuro: sesso, droga & Rock ‘N’ Roll!!! A parte gli scherzi… Devo smettere di fumare.

    PS: Il testo l’ho scritto ieri sera nella noia più totale, quindi perdonatemi se sono logorroico ma non sono mai stato sintetico a prescindere XD
     
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  2. hocagatoalfredo
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    Bellissima biografia! Ti condivido totalmente il rapporto con i nonni, i nonni sono una cosa fantastica, ed anch'io ho sofferto molto quando se n'è andato mio nonno.. Per farti capire quanto eravamo legati l'un l'altro, a sei anni mi aveva insegnato a guidare il trattore xD Ed ora che mi sta per nascere un cugino sto spingendo per farlo chiamare come mio nonno, Domenico.

    Per i problemi con la classe, hai ragione, il vaffanculo ci sta tutto. Ieri sera ho sfiorato una bella rissa, ho evitato perchè mi sentivo male, della serie che io parlavo e c'erano due (i classici truzzetti) che mi facevano "Ma senti le cazzate che sta a dì sto stupido"...

    Siamo compagni di cicatrici! E di zoppaggine! Io mi sono distrutto perone e malleolo e ho fatto sei mesi di stampelle, e ora sfoggio due belle cicatrici sulla caviglia sinistra, e tutt'ora ogni tanto mi rompono i coglioni mentre suono..

    Come hai fatto tu, c'è bisogno di forza di volontà, di voglia di reagire, sopportare è buono, ma dopo un po' il sopportato diventa troppo.

    Se vuoi passa anche dalla mia biografia!
     
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  3. _GargiulotH_
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    Una parola: Yo!
     
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  4. DaveGrohl95
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    gran bella biografia,dimostra che noi tutti abbiamo problemi con i compagni di scuola, comunque per il discorso dei nonni, anch'io sono legato in particolar modo ai miei nonni paterni, ancora in vita, mentre mia nonna materna soffre di alzheimer (ma ha 94 anni e ancora i capelli neri natural xD)mentre mio nonno materno è passato a miglior vita :(
     
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  5. Chris Kiffmayer
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    Yo!!

    Grazie per il commento cagatore di alfredo XD

    E' vero che il vaffanculo è una filosofia di vita magnifica
     
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  6. drummer946
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    bella biografia!!!
     
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  7. Chris Kiffmayer
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    Grazie compà ;)

    Mi, non pensavo che qualcuno arrivasse a leggersela tutta XD
     
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  8. _Steve_
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    CITAZIONE (Chris Kiffmayer @ 22/8/2010, 15:54)
    Grazie compà ;)

    Mi, non pensavo che qualcuno arrivasse a leggersela tutta XD

    Io ci sono arrivato.. Ma non ho avuto nessun premio :(
    Bella biografia! Forse meglio della mia..
     
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  9. drummer946
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    sicuramente molto meglio della mia!(tra l'altro anche quella di _steve_ lo è..)
     
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  10. _Steve_
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    CITAZIONE (drummer946 @ 22/8/2010, 21:59)
    sicuramente molto meglio della mia!(tra l'altro anche quella di _steve_ lo è..)

    Vorresti dire che la mia fa schifo??
     
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  11. Chris Kiffmayer
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    Uh esagerati... Non esiste una biografia migliore, può esisterne solo una peggiore. Si tende a scriverci le cose che colpiscono di più la nostra sensibilità, sia belle sia brutte, ma se ci fate caso le cose che si ricordano meglio sono quelle più spiacevoli, alcune rimangono addirittura indelebili. Gli eventi che ci allietano la vita bene o male col tempo finiscono annebbiati come da un velo di seta, e difficilmente vengono ricordati alla perfezione come quelli spiacevoli, e per questo motivo sembra che nella vita capitino quasi solo disgrazie e mai lieti eventi. Quindi una biografia, più lunga è, peggio è. Rischia di diventare una lagna noiosa all'estremo. E questo ritengo sia il caso della mia XD

    (scusate, ma ho sempre amato la filosofia e la letteratura romantica)
     
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  12. hocagatoalfredo
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    Non essere così della serie "a me non mi si caga nessuno" xD

    Io ti avrei letto lo stesso, e comunque tendo sempre a leggere tutto perchè ho una velocità di lettura piuttosto alta xD
    C'è il giochino del Nintendo DS Brain Training che dice "Hai già finito di leggere? Sei stato così veloce che non ho potuto misurare quanto ci hai messo!"
     
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  13. Chris Kiffmayer
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    Uh ormai ci sono dentro, circa un anno fa ho scritto un saggetto filosofico tutto con questa logica XD

    CITAZIONE (DaveGrohl95 @ 22/8/2010, 14:06)
    gran bella biografia,dimostra che noi tutti abbiamo problemi con i compagni di scuola, comunque per il discorso dei nonni, anch'io sono legato in particolar modo ai miei nonni paterni, ancora in vita, mentre mia nonna materna soffre di alzheimer (ma ha 94 anni e ancora i capelli neri natural xD)mentre mio nonno materno è passato a miglior vita :(

    Ah, e sicuramente questo mi fa pensare un gran bene sia di me sia di tutti voi altri: evidentemente chi è/venne messo da parte durante gli anni della scuola, è per il fatto che non si "omologa con la massa" perchè ha un proprio modo di vedere le cose, e molto spesso è sinonimo di avere carattere, cosa che io ritengo fondamentale nella società del cazzo di oggi. Nel caso contrario si è dei potenziali serial killer... Ma quisquilie XD
     
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  14. hocagatoalfredo
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    Ah quindi è per questo che quando ascolto musica classica, principalmente con Vivaldi mi capita, o Boccherini, mi immagino di uccidere le persone a coltellate? Cazzo sarebbe fighissimo, immagina la scena, in bianco e nero rende meglio: leghi uno ad una sedia di legno, in una stanza completamente vuota, tutta con le pareti bianchissime, gli metti lo scotch sulla bocca, quello grosso grigio tipo telefilm, e poi la pugnali ripetutamente, e le pugnalate si vedono al rallenty. Cazzo è fighissimo!
     
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  15. drummer946
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    :asd: si poi con gli schizzi di sangue che vanno sulle pareti!! :asd:
     
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18 replies since 22/8/2010, 11:58   208 views
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