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Stefano D'Orazio (Roma, 12 settembre 1948) è un musicista italiano, batterista dei Pooh. Fa parte del complesso dal 1971, quando sostituì Valerio Negrini, il quale si dedicò solo alla composizione dei testi del gruppo. L'esordio in studio avvenne per le sedute d'incisione dell'LP Alessandra del 1972.
Comincia a suonare la batteria durante gli anni del liceo, forse per far colpo sulle compagne di classe. Un giorno un compagno porta in classe una chitarra ed è subito attorniato da alcune ragazze; a Stefano viene chiesto se sia capace di suonare anche lui qualche strumento. Stefano risponde di suonare la batteria, cosa che ovviamente non poteva essere verificata sul posto.
Stefano forma dapprima un gruppo d'ispirazione Beat chiamato "I Kings", nome riportato sulla cassa della batteria usata che aveva comperato (appartenuta ad un gruppo che probabilmente si chiamava così). Poco dopo "I Kings" cambiano nome in "The Sunshines" e cominciano a intrattenere il pubblico nelle cantine di un locale della periferia romana. Terminata questa iniziale esperienza, entra ne "I Naufraghi", che per ironia della sorte e del nome vengono scaricati dal proprio impresario durante un tour nel sud Italia e sono costretti a rientrare frettolosamente a Roma.
Successivamente, fa parte prima dei The Planets, poi del gruppo "Pataxo and the Others" ed infine de "Il Punto", con il quale collabora alla colonna sonora di un film, da cui viene estratto anche un 45 giri.
Il suo approdo nei Pooh avviene nel 1971, in seguito alla fuoriuscita di Valerio Negrini. La band già conosceva il batterista romano, e nonostante l'aspetto "di strada" che non garba al produttore Giancarlo Lucariello, Facchinetti e soci sono sicuri di trovare nel carattere di Stefano un elemento ideale per i Pooh.
La sua prima esperienza come paroliere è datata 1975 quando firma il testo di Eleonora mia madre, inclusa nel Lp Un po' del nostro tempo migliore. In seguito battezzerà la propria voce solista nel brano Fare, sfare, dire, indovinare del 1976, incluso nell'album Poohlover.
Col tempo si affianca a Valerio Negrini come paroliere del gruppo, e a partire dal 1981, con Buona fortuna, propone agli altri membri dei Pooh di cantare in ogni disco almeno un pezzo ciascuno, oppure insieme suddividendosi le strofe a turno; in questo modo s'interrompe l'egemonia vocale del duo Facchinetti-Battaglia.
Il suo esordio come voce solista in un disco è del 1985: nell'album Asia non Asia interpreta il brano Se c'è un posto nel tuo cuore, del quale scrive il testo, affiancato da Red Canzian che cura le musiche. Proprio la coppia Canzian-D'Orazio diventerà un pilastro dei dischi dei Pooh durante gli anni Novanta, scrivendo molte delle hit del gruppo (Stare senza di te, Cercando di te, Capita quando capita).
Stefano cura anche l'area manageriale dei Pooh, e nel 1983 fonda l'etichetta della First, che si occupa di produrre dischi di giovani emergenti. Anche il primo Lp solista di Roby Facchinetti è prodotto da Stefano D'Orazio, che scrive il testo di Din Din Din, interpretato dallo stesso Facchinetti insieme alla figlia Alessandra.
Stefano in seguito produce i dischi di Roberta Voltolini, di Lena Biolcati (che è stata anche sua compagna). Nel 1992 interpreta 50 primavere, dedicata al lungo matrimonio dei genitori.
Dal 2002 si dedica anche al musical. Ha scritto la maggior parte delle liriche del musical Pinocchio dei Pooh e ha collaborato con Lena Biolcati sia nella realizzazione delle liriche dei musical di Manuel Frattini sia nella gestione di una scuola di musica.
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