Come accoedare la batteria

Una guida utilissima

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  1. Sdedo
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    Accordare la Batteria è ancora oggi un termine poco familiare, a musicisti in generale e alla maggior parte dei batteristi. Questo perchè nella cultura e nell'insegnamento della batteria c'è sempre stata una notevole attenzione alla tecnica, e una scarsa considerazione del suono e delle sfumature sonore, attribuite semplicisticamente al valore economico dello strumento.
    Per fortuna la tendenza attuale sta cambiando...
    Però spesso ci si trova a dover scegliere la propria batteria, senza aver ben chiare in mente quali siano le effettive differenze tra i legni (in termini di suono e accordabilità), e magari trascinati da mode del momento (leggi Acero...) e dalle scelte del nostro batterista preferito, acquistiamo la batteria che magari immaginiamo magicamente suonare con il suono che siamo abituati a sentire sui dischi...e invece...

    Non insegniamo nulla, sia ben chiaro; questo è solo un mini-aiuto per tutti coloro che hanno voglia di capire qualcosa in più su quello che realmente si può ottenere da una batteria (anche da una batteria economica...).


    Perchè l'accordatura è così importante?
    bene, immaginiamo di salire su un palco e di suonare con una chitarra scordata...qualsiasi cosa faremmo, sarebbe inascoltabile, e ci farebbero scendere giù di corsa...ecco, l'effetto è lo stesso; solo che sulla batteria siamo abituati ad avere interventi del fonico, e spalmature di nastri adesivi e sordine o altri materiali molto fantasiosi...a quel punto però se abbiamo sotto il sedere una Maple Custom 13000 o una PingopallinoDrum, sarà esattamente la stessa cosa...
    Invece riuscendo ad essere padroni dello strumento, e sperimentando suoni e combinazioni con lo stesso tempo che dedichiamo allo studio della tecnica, avremo il suono migliore che la nostra batteria può offrire, talvolta anche superiore alle aspettative (ho tirato fuori dei suoni da una Export che facevano impressione, amplificati a dovere...).

    Le note.
    Senza parlare di cose che possiamo trovare facilmente su internet o sulle solite riviste "specializzate", che ci dicono di tirare e far scricchiolare (scollare) le pelli, e di accordarle alla stessa nota tra sopra e sotto, vediamo di scendere più nel particolare e aggiungere qualcosa di nuovo.
    Da tener presente una cosa: parliamo anche di consonanze, per cui se non siete a conoscenza dell'argomento, conviene documentarsi un pò (con l'aiuto ad esempio del vostro tastierista o chitarrista...) Inoltre, la batteria non è uno strumento a suono indeterminato (che vuol dire poi??); il discorso dello strumento a suono indeterminato non esiste: sarebbe la contraddizione con quanto fanno alla DW, dove ogni tamburo esce con una nota stampata al suo interno. Più sotto nella pagina è esposto un piccolo metodo per ascoltare la nota fondamentale dei nostri tamburi.

    Innanzitutto, il rullante: non va assolutamente accordato alla stessa nota come da più parti sentiamo dire (la pelle di sotto sarebbe lentissima...) ma in genere un rullante con un buon rapporto sensibilità/potenza/definizione si ottiene accordando la pelle inferiore ad una quarta, o al massimo una quinta sopra la nota della pelle battente.
    Esempio pratico: se la pelle di sopra è accordata in DO, quella risonante dovrebbe essere in FA. (in genere un rullante da 5" suona bene in DO o DOb se in legno, in RE o MI se in ottone; uno da 6,5 in acciaio suona ottimamente in SOL; un fusto da 6,5 di un Free Floating System in ottone, preso in mano e percosso leggermente, suona esattamente in DO#...).
    Ovviamente, per sentire la nota centrale, accordiamo per prima la pelle battente, con il sistema "a incrocio" e girando la chiavetta mezzo giro per volta, battendo ogni tanto ad un paio di centimetri dal bordo pelle, in corrispondenza del tirante che stiamo accordando. Per avere un riferimento della nota, sono molto utili le batterie elettroniche, che in genere hanno un piccolo synt o un suono di basso sempre disponibile.
    Quando avremo le note uguali su ogni singolo tirante, anche se non perfette, passiamo alla pelle risonante.
    Stesso metodo, tenendo conto che anche se ci sembrerà troppo tesa, la pelle di sotto dev'essere "a vetro" (come dice spesso Tullio Granatello, l' inventore della Tamburo...).
    La nota che avremo su ogni tirante sarà molto corta e difficile da sentire, per cui è buona abitudine fare quest'operazione in un posto "silenzioso"...
    Raggiunta la nota che ci interessa su tutti i tiranti, applichiamo la cordiera, e torniamo, con la cordiera regolata come più ci piace, a sistemare finemente la pelle di sopra.
    Perchè con la cordiera? perchè solo con la cordiera inserita riusciremo ad avere un suono che su ogni tirante avrà la stessa risonanza e lo stesso attacco, e potremo decidere facilmente se scendere o salire leggermente per ogni singolo tirante.
    Alla fine, dovremmo avere un suono talmente definito e bilanciato, da non aver bisogno di sordine (un suono moderno, che spesso sentiamo sui dischi più recenti, per fare un esempio "concreto" un suono alla Manu Katche o alla Chad Smith...).
    Questo è il risultato delle consonanze! stesso concetto degli accordi per chitarra...vi siete mai chiesti da quante note è composto il DO? provate a chiedere, sempre al vostro chitarrista di fiducia...

    Consonanze
    La consonanza è detta "perfetta" quando è di quinta (es. RE-LA), mentre sarebbe all'unisono se trovassimo una consonanza di ottava.
    Esistono poi altre consonanze "utili" al batterista, che sono quella di terza (utilizzata dalla maggior parte dei batteristi in sala d'incisione e molto indicata per i rullanti da 4"), e la consonanza di quarta, molto utile per le accordature aperte POP o ROCK e con rullanti dai 5" in su.
    Le consonanze di terza, quarta e quinta esaltano la nota centrale, lasciando sommare soltanto le frequenze che possono entrare in risonanza e scartando le altre;non la amplifica, ma le conferisce maggior sfumatura e la "ripulisce" di armonici indesiderati...
    La consonanza per ottava rende il suono più corposo e lungo (ideale per i tom) e amplifica leggermente la nota, sommando però anche eventuali armonici indesiderati.
    Ma perchè le consonanze sono così importanti nel rullante?
    In realtà il rullante ha un bagaglio di armonici non da poco, e la tecnica della consonanza serve semplicemente a mettere in risalto la nota centrale "ripulita" da tutte quelle frequenze e quei ronzii tipici di sovrapposizioni sonore imperfette.
    La nota centrale (ad esempio il DO) è in grado di risonare e "addizionarsi" con una nota uguale, o con una consonante di 4° (es. il FA) "pulendo" tutte quelle frequenze che tra loro non riescono a "sommarsi" per eccessiva distanza tonale... con altre consonanze (non di quarta) il rullante suonerebbe lo stesso, ma non avrebbe nè corpo, nè presenza, nè quel bel suono per cui ogni rullante viene costruito e che noi dovremmo essere in grado di tirar fuori.
    Per cui, se per ragioni di repertorio o di incisione dobbiamo alzare o abbassare la nota del nostro rullante, l'ideale sarebbe ricalcolare la "quarta" per la pelle risonante, e agire di conseguenza...del resto basta ascoltare dei dischi dove la batteria vieme ripresa quasi in flat, e rendersi conto che i rullanti sono in tonalità con il pezzo (es. se il pezzo è in MI, il rullante è in MI, e la batteria di conseguenza, ma lo tratteremo tra poco).

    Quindi riepiloghiamo:
    Mettere la pelle superiore sul fusto, far scendere le viti fino al punto in cui il cerchio comincia a serrarsi.
    Stringere facendo mezzo giro di chiave per tirante, avendo cura di serrare un tirante prima e subito dopo quello di fronte, per poi ricominciare in senso orario dal tirante accanto al primo che abbiamo serrato, poi di nuovo al suo opposto, e via di seguito.
    Raggiunta la nota, ascoltabile in prossimità del tirante battendo lievemente sulla pelle, passiamo alla risonante.
    Stesso sistema, fare attenzione agli armonici molto corti per capire quando arriviamo alla nota desiderata.
    Montare la cordiera e tendere come desiderato.
    Tornare sulla pelle superiore, e con cordiera attaccata, accordare finemente, sempre cercando di cogliere la nota vicino al cerchio, con la massima attenzione al sustain che ogni tirante riesce a dare (vi accorgerete che pur avendo accordato la pelle , ogni tirante darà alla cordiera un suono leggermente diverso in attacco e sustain).
    Provate a suonare il vostro rullante, prima decisamente forte, poi piano, allentando e tirando la cordiera: vi accorgerete di aver fatto un buon lavoro perchè il vostro amato rullante suonerà bene la sua nota in ogni circostanza, e soprattutto non ronzerà più tanto facilmente mentre suonate i vostri tom.
    Nessuno vieta di applicare questa tecnica a tutta la batteria, ma vedremo che per i nostri tamburi non è sempre necessario tutto questo lavoro...

    Gli intervalli tra i tom.
    Una buona accordatura, seppure da sempre sentiamo dire che "è soggettiva e non esiste nessuna regola", è costituita da note intervallate di terze o di quarte, partendo dalla più bassa (il timpano e non la cassa...) a salire.
    Esempio pratico: timpano: LA - tom da 14 (o da 13): RE - tom da 12: SOL - tom da 10: DO
    In questo caso, la regola dell'accordatura per note uguali è ottima, tenuto conto però che una volta raggiunta la nota, potremo allentare un tirante per avere un suono più profondo e con decadimento più veloce; potremo invece tiralo leggermente per avere un suono con più sustain e con nota lunga.
    La batteria che ho acquistato di recente (grazie Controtempo) suona perfettamente con la pelle superiore leggermente più bassa (mezzo tono...) rispetto a quella risonante; è una Pearl Master Studio, quindi in Betulla, ed ha un'ottima semplicità di accordatura, agevolata dai fusti che hanno una nota naturale molto evidente...
    Per il momento ci fermiamo qui.
    Per quanto riguarda l'argomento grancassa, il sistema che adopero attualmente (di cui un grosso "sponsor" è Simon Philips) è quello di accordare al minimo possibile la pelle risonante, e di "appoggiare" quella battente, senza tirarla quasi per niente...il risultato è un suono profondo e pieno, che ovviamente perde in risposta sul pedale, ma offre potenza e precisione incredibili, con un attacco "da sala d'incisione".


    Esistono alcuni metodi per stabilire quale sia la nota fondamentale dei nostri tamburi, soprattutto riguardo ai modelli più recenti, con meno ferraglia montata sopra, ed esistono video dove è possibile rintracciare tutte le accordature dei batteristi (anche questo sarà sul nuovo portale).
    Ci sono dischi dove si sente il rullo accordato con la tonalità del pezzo, e di conseguenza tutto il resto della batteria. Certo, non è una regola e nessuno lo impone, ma vi assicuro che il risultato si sente.


    Fabrizio Granata

    Alcuni esempi

    Cassa 22X18 + Tom 10

    Esempio accordatura 12-14-16

    Groove

    Tom

    Intervallo
    differenza d'altezza tra due note. Gli intervalli nella musica occidentale prendono il nome dal numero di gradi della scala che questi abbracciano: nella scala di do maggiore l'intervallo do-re è di seconda, fa-la è di terza così come do-mi eccetera. Gli intervalli interni all'ottava sono detti semplici, quelli che la eccedono composti. Intervalli tra due toni sono detti intervalli maggiori (do-re, fa-si eccetera), mentre intervalli tra due semitoni sono detti minori (mi-fa e si-do ad esempio, ma anche mi-sol). Gli intervalli di quinta e quarta sono detti giusti (due toni ed un semitono quelli di quarta, tre toni ed un semitono quelli di quinta). un intervallo che contenga tre toni viene detto di quinta diminuita o quarta aumentata a seconda del contesto (che cioé siano intervalli di quarta con un semitono eccedente o di quinta diminuita di un semitono). Ogni intervallo può essere invertito per combinarne un altro (rivolto: si-do è un intervallo di seconda, do-si un intervallo di settima). Quando vengono invertiti, gli intervalli maggiori divengono minori e viceversa, quelli giusti rimangono giusti (un intervallo di quinta giusta, rivoltato, dà un intervallo di quarta giusta e viceversa). Altra cosa importante riguarda l'armonia: intervalli di ottava, quinta e quarta formano delle consonanze perfette, intervalli di sesta e terza formano delle consonanze imperfette mentre intervalli di seconda e settima danno delle dissonanze.




     
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  2. Alex910
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    ????? :sick:!!!!.....

    Secondo me....questo non ha capito una tega dell'accordatura!!!

    1° La pelle sarebbe meglio farla scricchiolare altrimenti l'accordatura la perde dopo tre minuti....

    2° La Batteria è uno strumento a suono ideterminato!!! che vuol dire che non segue una nota musicale ben precisa!

    3° Il fatto che la Dw timbri la nota dentro i suoi fusti è solo marketing!! infatti se noi prendiamo due tom da 10" e li accordiamo con la stessa nota suoneranno in due maniere diverse!

    Secondo i mio parere accordare la batteria con le note altera i suono dei tamburi e non lo fa sembrare naturale....e poi una batteria non deve suonare come un pianoforte!!!
    Se ci badiamo bene i primitivi non accordavano i tamburi con la chitarra!!!

    Io la batteria la accordo ad orecchio e suona a dovere!!
     
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  3. Sdedo
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    Guarda....Io qst info le ho raccolte in un sito ma a dire il vero nn le ho neanke lette.....Cqm è meglio se cancello il topic allora...ok?
     
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  4. Alex910
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    Perchè???....
     
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  5. Sdedo
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    Bo....Dato che a quanto pare molte cose nn sono giustissime.....Ma cqm possiamo anche tenerla....
     
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  6. Alex910
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    non è che siano giuste o sbagliate...però c'è qualcosa di poco conveniente....

    e cmq voglio ricordare che la batteria del logo ha l'accordatura melodica cioè con le note......ma questo è reso possibile dall'insana quantità di pezzi di quel set lì!!...il post tienilo così raccogliam o altre opinioni di altri utenti!! :D :D
     
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  7. Sdedo
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    Ok!
     
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  8. Alex910
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    ok!
     
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    accordare una batteria? se ci riuscite fatemi un fischio!
     
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  10. Alex910
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    Tu non ci riesci??.....bè non è difficile basta solo prenderci un po' la mano e l'orecchio.....ah dimenticavo!!: servono anche delle pelli buone!!
     
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  11. Drum483
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    Accordare la batteria......... :sick:
    Il rullante sarebbe meglio se suonasse la nota DO............ :sick: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
    Oh,mio Dio ma da dove è uscito questo qui!!!!!!!!!!Mai sentite così tante cavolate!!!! :lol:
     
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  12. Alex910
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    Eh! è quel che dico anch'io!!...anche se cmq rimangono gusti il 99,9% dei batteristi la batteria la accorda a orecchio...credo.. :blink:
     
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  13. Sdedo
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    Anche secondo me....Cqm va bè...Ognuno interpreta questo topic come vuole...Ammetto in questo caso di aver "scopiazzato"senza leggere.Mea culpa... :)
     
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  14. Alex910
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    anche io l'avevo letto qualche mese fa....o forse era sempre un articolo simile e cmq resta sempre un metodo di accordatura (vedi timpani sinfonici)...che però a noi batteristi "normali" scalfisce poco nel senso che la maggior parte di noi penso sia abituata ad accordare ad orecchio...
     
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  15. Sdedo
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    Sì infatti
     
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